REFERENDUM

 

 

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Referendum indica lo strumento attraverso cui il corpo elettorale viene consultato direttamente su temi specifici; esso è un eccezionale mezzo di democrazia diretta, consente cioè agli elettori di fornire, senza intermediari, il proprio parere su un tema oggetto di discussione.

 

Il referendum è uno strumento di esercizio della sovranità popolare, sancita all'art. 1 della Costituzione.

L'esito referendario, espressione di questa sovranità, è una fonte del diritto primaria che i vincola legislatori al rispetto della volontà del popolo.

Forme e limiti di questa sovranità sono regolati dalla Costituzione dalle successive norme che stabiliscono le procedure referendarie e le materie che non sono sottoponibili a referendum.

In presenza di nuova legge che non rispetti l'esito referendario, i soggetti autorizzati (magistrati, politici, associazioni di cittadini) possono ricorrere alla Corte Costituzionale per ottenere l'abrogazione della legge.

 

 

La Costituzione Italiana recita:

 

 

Art. 75.

È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.

Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.

Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.

La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

La legge determina le modalità di attuazione del referendum.

 

 

I referendum abrogativi su scala nazionale in Italia sono stati in totale 59 (vedi link).

E' interessante notare come, nonostante siano un sacrosanto diritto sancito e regolamentato dalla Costituzione Italiana, alcuni di loro sono stati...un pò disattesi.

 

Il 18 e 19 aprile del 1993, i cittadini Italiani furono chiamati al voto per esprimersi su 8 quesiti referendari.

Uno di questi in particolare ovvero "Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti" che sull'onda emotiva del fenomeno "Mani Pulite", vide una vittoria plebiscitaria dei SI con il 90,8%.

 

COSA E' CAMBIATO

Da quell' aprile del '93, il legislatore è intervenuto in materia per ben 3 volte introducendo quello che oggi è comunemente chiamato "Rimborso Elettorale"i

 

Legge 515 del 10 dicembre 1993

Legge 157 del 3 giugno 1999  

Legge 156 del 26 luglio 2002

 

 

RISULTATO

Da notare che nel 1992 tra rimborso e finanziamento pubblico sono stati dati ai partiti circa 83 milioni di euro (rivalutati ad EURO 2006). Nel 2006 il solo rimborso elettorale è stato di 200 MILIONI di euro. Più del doppio.

....A tra poco i dati del 2008.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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